ISO/IEC 27001 e Intelligenza Artificiale: cosa può andare storto nella sicurezza dei dati?

9 ottobre 2025

 I rischi dell’Intelligenza Artificiale: cosa può andare storto nella sicurezza dei dati?
 I rischi dell’Intelligenza Artificiale: cosa può andare storto nella sicurezza dei dati?
 I rischi dell’Intelligenza Artificiale: cosa può andare storto nella sicurezza dei dati?
 I rischi dell’Intelligenza Artificiale: cosa può andare storto nella sicurezza dei dati?

L’AI può rappresentare, se non viene gestita correttamente, un elevato livello di rischio. Ci sono alcuni esempi concreti che facilmente possono mettere in pericolo la sicurezza dei dati di un’azienda.

  1. Data leakage e perdita di controllo sui dati
    I modelli di intelligenza artificiale spesso “apprendono” dai dati che ricevono, anche sensibili. Se non è stata implementata un’adeguata protezione, l’AI stessa, quindi,  può diventare un facile e pericoloso canale di accesso esterno. I dati potrebbero non essere protetti ed essere stati esposti tramite prompt o API non sicure.


  2. Bias algoritmici: i dati che stiamo utilizzando sono corretti?
    Un modello di intelligenza artificiale fondato su dati incompleti o distorti può generare risultati errati, con conseguenze significative sia sul piano legale che su quello reputazionale.


  3. Assenza di tracciabilità e accountability: chi ha preso questa decisione?
    In molti sistemi AI non è chiaro chi sia responsabile di una decisione o come sia stata calcolata una determinata raccomandazione. Questo può rendere impossibile dimostrare la conformità normativa.


  4. Manipolazione dei modelli ed estrazione di informazioni riservate  (prompt injection e adversarial attack)
    Alcuni attacchi mirati possono trarre in inganno l’intelligenza artificiale o estrarre informazioni riservate, mettendo a repentaglio la sicurezza.


  5. Dipendenza da fornitori terzi e supply chain digitale
    L’adozione di modelli o API di terze parti potrebbe creare vulnerabilità difficili da controllare, soprattutto se l’organizzazione non dispone di un sistema di governance strutturato

Come possiamo gestire le minacce dell’intelligenza artificiale con la ISO/IEC 27001?

 La ISO 27001 costituisce il primo livello di difesa per costruire un Sistema di Gestione della Sicurezza delle Informazioni (SGSI) in grado di proteggere la riservatezza, l’integrità e la disponibilità dei dati e può arginare i rischi:

  • Rivedendo contesto e impegno del top management: l’azienda deve definire quali dati tratta, quali sistemi usa e quali rischi affronta. Il top management è parte di questo processo, perché la sicurezza delle informazioni diventa una responsabilità strategica, non solo tecnica.

  • Valutando i rischi per la sicurezza delle informazioni derivanti dall'intelligenza artificiale: la ISO 27001 richiede che  ogni rischio deve venire analizzato e categorizzato in base al suo impatto e alla probabilità.

  • Implementando controlli specifici per la gestione dei rischi valutati (es. gestione degli accessi, etichettatura delle informazioni, prevenzione della fuga di dati, gestione delle vulnerabilità, sviluppo sicuro, gestione dei cambiamenti, ecc.)

  • Monitorando e auditando il sistema di gestione: la ISO 27001 richiede di controllare e auditare regolarmente il sistema di sicurezza.

  • Migliorando continuamente la postura di sicurezza delle informazioni.


La ISO/IEC 27001 è la base per la sicurezza dei dati nell’era AI

La sicurezza e governance dell’AI non sono un costo, non si limitano ad “un problema tecnico”, rappresentano un investimento strategico, un processo che coinvolge tutta l’azienda.
Il metodo Complaion assiste le aziende nel mitigare i rischi collegati all’uso dell’intelligenza artificiale, con un approccio pratico.
Grazie alla piattaforma intelligente, è possibile automatizzare la raccolta e la gestione delle evidenze, garantendo un controllo costante sui dati e riducendo la possibilità di errori o esposizioni accidentali.

L’affiancamento e il supporto dell’ISO Lead Auditor dedicato assicura che i rischi specifici dell’AI — come la protezione dei dati, la gestione delle vulnerabilità e la gestione delle terze parti — vengano affrontati secondo i principi della ISO/IEC 27001.

La personalizzazione del percorso consente di effettuare controlli avendo come riferimento la specificità della singola azienda, aiutando le organizzazioni a prevenire gli incidenti prima che accadano.

L’AI può rappresentare, se non viene gestita correttamente, un elevato livello di rischio. Ci sono alcuni esempi concreti che facilmente possono mettere in pericolo la sicurezza dei dati di un’azienda.

  1. Data leakage e perdita di controllo sui dati
    I modelli di intelligenza artificiale spesso “apprendono” dai dati che ricevono, anche sensibili. Se non è stata implementata un’adeguata protezione, l’AI stessa, quindi,  può diventare un facile e pericoloso canale di accesso esterno. I dati potrebbero non essere protetti ed essere stati esposti tramite prompt o API non sicure.


  2. Bias algoritmici: i dati che stiamo utilizzando sono corretti?
    Un modello di intelligenza artificiale fondato su dati incompleti o distorti può generare risultati errati, con conseguenze significative sia sul piano legale che su quello reputazionale.


  3. Assenza di tracciabilità e accountability: chi ha preso questa decisione?
    In molti sistemi AI non è chiaro chi sia responsabile di una decisione o come sia stata calcolata una determinata raccomandazione. Questo può rendere impossibile dimostrare la conformità normativa.


  4. Manipolazione dei modelli ed estrazione di informazioni riservate  (prompt injection e adversarial attack)
    Alcuni attacchi mirati possono trarre in inganno l’intelligenza artificiale o estrarre informazioni riservate, mettendo a repentaglio la sicurezza.


  5. Dipendenza da fornitori terzi e supply chain digitale
    L’adozione di modelli o API di terze parti potrebbe creare vulnerabilità difficili da controllare, soprattutto se l’organizzazione non dispone di un sistema di governance strutturato

Come possiamo gestire le minacce dell’intelligenza artificiale con la ISO/IEC 27001?

 La ISO 27001 costituisce il primo livello di difesa per costruire un Sistema di Gestione della Sicurezza delle Informazioni (SGSI) in grado di proteggere la riservatezza, l’integrità e la disponibilità dei dati e può arginare i rischi:

  • Rivedendo contesto e impegno del top management: l’azienda deve definire quali dati tratta, quali sistemi usa e quali rischi affronta. Il top management è parte di questo processo, perché la sicurezza delle informazioni diventa una responsabilità strategica, non solo tecnica.

  • Valutando i rischi per la sicurezza delle informazioni derivanti dall'intelligenza artificiale: la ISO 27001 richiede che  ogni rischio deve venire analizzato e categorizzato in base al suo impatto e alla probabilità.

  • Implementando controlli specifici per la gestione dei rischi valutati (es. gestione degli accessi, etichettatura delle informazioni, prevenzione della fuga di dati, gestione delle vulnerabilità, sviluppo sicuro, gestione dei cambiamenti, ecc.)

  • Monitorando e auditando il sistema di gestione: la ISO 27001 richiede di controllare e auditare regolarmente il sistema di sicurezza.

  • Migliorando continuamente la postura di sicurezza delle informazioni.


La ISO/IEC 27001 è la base per la sicurezza dei dati nell’era AI

La sicurezza e governance dell’AI non sono un costo, non si limitano ad “un problema tecnico”, rappresentano un investimento strategico, un processo che coinvolge tutta l’azienda.
Il metodo Complaion assiste le aziende nel mitigare i rischi collegati all’uso dell’intelligenza artificiale, con un approccio pratico.
Grazie alla piattaforma intelligente, è possibile automatizzare la raccolta e la gestione delle evidenze, garantendo un controllo costante sui dati e riducendo la possibilità di errori o esposizioni accidentali.

L’affiancamento e il supporto dell’ISO Lead Auditor dedicato assicura che i rischi specifici dell’AI — come la protezione dei dati, la gestione delle vulnerabilità e la gestione delle terze parti — vengano affrontati secondo i principi della ISO/IEC 27001.

La personalizzazione del percorso consente di effettuare controlli avendo come riferimento la specificità della singola azienda, aiutando le organizzazioni a prevenire gli incidenti prima che accadano.

L’AI può rappresentare, se non viene gestita correttamente, un elevato livello di rischio. Ci sono alcuni esempi concreti che facilmente possono mettere in pericolo la sicurezza dei dati di un’azienda.

  1. Data leakage e perdita di controllo sui dati
    I modelli di intelligenza artificiale spesso “apprendono” dai dati che ricevono, anche sensibili. Se non è stata implementata un’adeguata protezione, l’AI stessa, quindi,  può diventare un facile e pericoloso canale di accesso esterno. I dati potrebbero non essere protetti ed essere stati esposti tramite prompt o API non sicure.


  2. Bias algoritmici: i dati che stiamo utilizzando sono corretti?
    Un modello di intelligenza artificiale fondato su dati incompleti o distorti può generare risultati errati, con conseguenze significative sia sul piano legale che su quello reputazionale.


  3. Assenza di tracciabilità e accountability: chi ha preso questa decisione?
    In molti sistemi AI non è chiaro chi sia responsabile di una decisione o come sia stata calcolata una determinata raccomandazione. Questo può rendere impossibile dimostrare la conformità normativa.


  4. Manipolazione dei modelli ed estrazione di informazioni riservate  (prompt injection e adversarial attack)
    Alcuni attacchi mirati possono trarre in inganno l’intelligenza artificiale o estrarre informazioni riservate, mettendo a repentaglio la sicurezza.


  5. Dipendenza da fornitori terzi e supply chain digitale
    L’adozione di modelli o API di terze parti potrebbe creare vulnerabilità difficili da controllare, soprattutto se l’organizzazione non dispone di un sistema di governance strutturato

Come possiamo gestire le minacce dell’intelligenza artificiale con la ISO/IEC 27001?

 La ISO 27001 costituisce il primo livello di difesa per costruire un Sistema di Gestione della Sicurezza delle Informazioni (SGSI) in grado di proteggere la riservatezza, l’integrità e la disponibilità dei dati e può arginare i rischi:

  • Rivedendo contesto e impegno del top management: l’azienda deve definire quali dati tratta, quali sistemi usa e quali rischi affronta. Il top management è parte di questo processo, perché la sicurezza delle informazioni diventa una responsabilità strategica, non solo tecnica.

  • Valutando i rischi per la sicurezza delle informazioni derivanti dall'intelligenza artificiale: la ISO 27001 richiede che  ogni rischio deve venire analizzato e categorizzato in base al suo impatto e alla probabilità.

  • Implementando controlli specifici per la gestione dei rischi valutati (es. gestione degli accessi, etichettatura delle informazioni, prevenzione della fuga di dati, gestione delle vulnerabilità, sviluppo sicuro, gestione dei cambiamenti, ecc.)

  • Monitorando e auditando il sistema di gestione: la ISO 27001 richiede di controllare e auditare regolarmente il sistema di sicurezza.

  • Migliorando continuamente la postura di sicurezza delle informazioni.


La ISO/IEC 27001 è la base per la sicurezza dei dati nell’era AI

La sicurezza e governance dell’AI non sono un costo, non si limitano ad “un problema tecnico”, rappresentano un investimento strategico, un processo che coinvolge tutta l’azienda.
Il metodo Complaion assiste le aziende nel mitigare i rischi collegati all’uso dell’intelligenza artificiale, con un approccio pratico.
Grazie alla piattaforma intelligente, è possibile automatizzare la raccolta e la gestione delle evidenze, garantendo un controllo costante sui dati e riducendo la possibilità di errori o esposizioni accidentali.

L’affiancamento e il supporto dell’ISO Lead Auditor dedicato assicura che i rischi specifici dell’AI — come la protezione dei dati, la gestione delle vulnerabilità e la gestione delle terze parti — vengano affrontati secondo i principi della ISO/IEC 27001.

La personalizzazione del percorso consente di effettuare controlli avendo come riferimento la specificità della singola azienda, aiutando le organizzazioni a prevenire gli incidenti prima che accadano.

L’AI può rappresentare, se non viene gestita correttamente, un elevato livello di rischio. Ci sono alcuni esempi concreti che facilmente possono mettere in pericolo la sicurezza dei dati di un’azienda.

  1. Data leakage e perdita di controllo sui dati
    I modelli di intelligenza artificiale spesso “apprendono” dai dati che ricevono, anche sensibili. Se non è stata implementata un’adeguata protezione, l’AI stessa, quindi,  può diventare un facile e pericoloso canale di accesso esterno. I dati potrebbero non essere protetti ed essere stati esposti tramite prompt o API non sicure.


  2. Bias algoritmici: i dati che stiamo utilizzando sono corretti?
    Un modello di intelligenza artificiale fondato su dati incompleti o distorti può generare risultati errati, con conseguenze significative sia sul piano legale che su quello reputazionale.


  3. Assenza di tracciabilità e accountability: chi ha preso questa decisione?
    In molti sistemi AI non è chiaro chi sia responsabile di una decisione o come sia stata calcolata una determinata raccomandazione. Questo può rendere impossibile dimostrare la conformità normativa.


  4. Manipolazione dei modelli ed estrazione di informazioni riservate  (prompt injection e adversarial attack)
    Alcuni attacchi mirati possono trarre in inganno l’intelligenza artificiale o estrarre informazioni riservate, mettendo a repentaglio la sicurezza.


  5. Dipendenza da fornitori terzi e supply chain digitale
    L’adozione di modelli o API di terze parti potrebbe creare vulnerabilità difficili da controllare, soprattutto se l’organizzazione non dispone di un sistema di governance strutturato

Come possiamo gestire le minacce dell’intelligenza artificiale con la ISO/IEC 27001?

 La ISO 27001 costituisce il primo livello di difesa per costruire un Sistema di Gestione della Sicurezza delle Informazioni (SGSI) in grado di proteggere la riservatezza, l’integrità e la disponibilità dei dati e può arginare i rischi:

  • Rivedendo contesto e impegno del top management: l’azienda deve definire quali dati tratta, quali sistemi usa e quali rischi affronta. Il top management è parte di questo processo, perché la sicurezza delle informazioni diventa una responsabilità strategica, non solo tecnica.

  • Valutando i rischi per la sicurezza delle informazioni derivanti dall'intelligenza artificiale: la ISO 27001 richiede che  ogni rischio deve venire analizzato e categorizzato in base al suo impatto e alla probabilità.

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